martedì 21 gennaio 2020

ITALIANO 1^ - Epica. Omero, "Odissea": il viaggio di Ulisse


ITALIANO 1^ - Epica. Omero, ODISSEA: Invocazione e protasi

Omero

ODISSEA
(Traduzione di Ippolito Pindemonte)


LIBRO I

Musa, quell'uom di multiforme ingegno
Dimmi, che molto errò, poich'ebbe a terra
Gittate d'Ilïòn le sacre torri;
Che città vide molte, e delle genti
L'indol conobbe; che sovr'esso il mare
Molti dentro del cor sofferse affanni,
Mentre a guardar la cara vita intende,
E i suoi compagni a ricondur: ma indarno
Ricondur desïava i suoi compagni,
Ché delle colpe lor tutti periro.
Stolti! che osaro vïolare i sacri
Al Sole Iperïon candidi buoi
Con empio dente, ed irritâro il nume,
Che del ritorno il dì lor non addusse.
Deh! parte almen di sì ammirande cose
Narra anco a noi, di Giove figlia e diva.

giovedì 16 gennaio 2020

ITALIANO 1^ - Grammatica-Morfologia. Il verbo: sintesi finale


ITALIANO 1^ - Grammatica-Morfologia. Il verbo: i verbi fraseologici

VERBI FRASEOLOGICI
Sono detti verbi fraseologici i verbi come stare, cominciare, iniziare,continuare ecc., che, usati davanti a un altro verbo all’infinito o al gerundio, definiscono una particolare modalità di svolgimento dell’azione.

progressività:
stare + gerundio

imminenza dell’azione:
stare per + infinito
essere in procinto di + infinito
essere sul punto di + infinito
accingersi a + infinito
essere lì lì per + infinito

inizio dell’azione:
cominciare a + infinito
iniziare a + infinito

proseguimento dell’azione:
continuare a + infinito
andare avanti a + infinito

fine dell’azione:
smettere di + infinito
finire di + infinito
piantar(la) di + infinito

Qualche esempio:
PROGRESSIVITÀ
Dove stai andando? Sto andando a casa.

IMMINENZA DELL’AZIONE
Sta per piovere.
Sono in procinto di laurearmi.
Mi accingo a partire.
Marco è lì lì per arrabbiarsi.

INIZIO DELL’AZIONE
In autunno le foglie cominciano a cadere.
La prossima settimana inizio a studiare per l’esame di storia.

PROSEGUIMENTO DELL’AZIONE
Anche se siamo molto stanchi, continuiamo a lavorare.
Andate avanti a leggere fino alla fine del capitolo.

FINE DELL’AZIONE
Smettete di parlare!
Finisco di lavare i piatti e vengo da te.
Piantala di guardare la televisione e dammi una mano.

mercoledì 8 gennaio 2020

CITTADINANZA E COSTITUZIONE 7


La nostra Costituzione accoglie in pieno questa concezione del lavoro e ne parla nei Principi Fondamentali ( artt. 1 - 3 -  4: pag. 20). Inoltre con gli artt. dal 35 al 40 (pagg. 24 e 25) regola i cosiddetti rapporti economici di lavoro (favorire e proteggere il lavoro, garantire equità della retribuzione, i diritti della donna lavoratrice e dei cittadini più deboli, i diritti sindacali); mentre negli artt. dal 41 al 47 (pagg. 25 e 26) si occupa dei rapporti economici “d’impresa”.
L’economia comprende anche l’attività di produrre/fornire beni che servono a soddisfare i bisogni dei cittadini: beni materiali e servizi. La produzione/fornitura di questi beni non riguarda solo gli imprenditori privati, ma anche lo Stato, al quale è affidato il compito di contribuire al benessere dei cittadini finanziando lavori ed attività economiche nell’interesse della collettività ( ad esempio costruzione di strade, scuole, acquedotti, ospedali) e fornitura di servizi: scuola sanità….
La Costituzione inoltre agli artt. 33 – 34 (pag. 24) affronta il tema dell’istruzione nei suoi vari aspetti, partendo da un principio (art. 9: “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio ed il patrimonio storico e culturale della Nazione” – pag. 21) che è alla base dell’istruzione: il valore della cultura, cioè l’insieme delle conoscenze che vengono trasmesse da una generazione ad un’altra e che ogni persona acquisisce crescendo, fin da bambino.
La Costituzione italiana affida alla Scuola il compito di istruire ed educare i futuri cittadini. Si tratta di un impegno di fondamentale importanza per la vita della Nazione: un popolo di ignoranti è certamente destinato ad un futuro privo di libertà e di sottosviluppo.
Art. 33 = l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. ecc.
Nel primo comma dell’Art. 33 è presente un’affermazione generale di grandissima importanza: non devono e non possono esserci interferenze di alcun genere alla libertà di espressione nel campo dell’arte e della scienza, perché si tratta di due particolari aspetti della libertà di pensiero dell’uomo (art. 21 – pag. 22).
La libertà si estende anche all’insegnamento di arte e scienza: ciò significa anche, tra l’altro, che il compito dello Stato di istruire non può essere perseguito imponendo determinate concezioni culturali e/o filosofiche.
Art. 34 = la mancanza di istruzione è uno degli ostacoli che la Repubblica deve rimuovere per agevolare lo sviluppo e l’uguaglianza di tutti i cittadini.