martedì 28 aprile 2020

CITTADINANZA E COSTITUZIONE 12. L'articolo 139 della Costituzione della Repubblica Italiana


COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Art. 139.
La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.


Che cosa significa? 
Dalla fine della Seconda guerra mondiale l'Italia è una Repubblica e non più una monarchia. La forma di governo non è modificabile.
La dottrina interpreta l’art. 139 utilizzando due letture: la prima ritiene che l’articolo riguardi il divieto a ristabilire un «principio dinastico» per la nomina del Capo dello Stato, in altre parole, la carica di Presidente della Repubblica non può diventare ereditaria.
La seconda – approvata anche dalla Corte costituzionale – sostiene che l’art. 139 «sancisce la non modificabilità in perpetuo del nuovo ordine repubblicano» in quanto questo rappresenta «la naturale, conseguente strutturazione ed organizzazione del principio democratico».

La Corte costituzionale, in due diverse sentenze (1146/1988 e 366/1991), ha affermato: “La Costituzione italiana contiene alcuni principi supremi che non possono essere sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale o da altre leggi costituzionali”. Tra questi principi vi è la forma dello Stato e i “valori supremi” (quindi, possiamo immaginare l'uguaglianza, la libertà e la democrazia) sui quali si fonda la Costituzione italiana.
Questo vincolo, in un contesto come quello attuale che crede nella democrazia come miglior forma di governo, non appare un eccesso di rigidità della Costituzione, ma una cautela (che doveva essere particolarmente apprezzata dai sostenitori della Repubblica subito dopo il referendum che nel 1946 decretò la fine della monarchia).

CITTADINANZA E COSTITUZIONE 11


Autonomia e Decentramento

Art. 5 Costituzione Italiana.
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.
DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO = Principio in base al quale alcuni compiti e poteri dello Stato vengono decentrati, cioè tolti agli organi centrali e affidati ad organi periferici.
Nella prima parte dell’articolo 5 è contenuto un concetto che può sembrare ovvio, ma è molto importante: la Repubblica Italiana è uno Stato che ha la caratteristica dell’ unità e non si può dividere. (Ciò non significa che sia escluso il federalismo, che è un tipo di sistema politico che organizza lo Stato non sulla base di un forte accentramento unitario- tutto viene deciso dal centro-, ma concedendo autonomia, maggiore o minore a seconda dei casi, alle parti che lo compongono: regioni, città, ecc.; in uno Stato federale il governo centrale non perde autorità: gli rimangono, infatti, importanti competenze in materie molto rilevanti, come la DIFESA, la POLITICA ESTERA e la POLITICA MONETARIA; altre decisioni di tipo legislativo ed amministrativo vengono assegnate alle “autonomie locali”).
Di fatto, però, in Italia esiste un gran numero di realtà locali (regioni, città, paesi, ecc.) che si distinguono per storia, usi, costumi, mentalità, …
Proprio per venire incontro alle particolari esigenze delle popolazioni locali e per snellire il lavoro dell’Amministrazione, lo Stato affida alcuni dei suoi compiti ad organismi statali di “periferia”, che naturalmente devono agire rispettando la Costituzione e le leggi della Repubblica.
La Repubblica Italiana viene quindi amministrata seguendo due principi: il DECENTRAMENTO e l’ AUTONOMIA.
In base al decentramento l’amministrazione pubblica è affidata ad organi dello Stato (esempio: Ufficio Scolastico Territoriale, Intendenza di Finanza, la Prefettura, etc.) che agiscono a livello locale in varie zone del Paese seguendo, però, le direttive del “potere centrale”.
In base all’autonomia esistono degli Enti Pubblici (regioni, province, comuni, ecc.) diversi dallo Stato che hanno il potere di amministrare da sé parti del territorio e le popolazioni che vi risiedono. Questi Enti possono promulgare leggi e regolamenti che hanno la stessa natura di quelli emanati dallo Stato, anche se validi solo per il territorio di loro competenza. Ad esempio, il regolamento stradale comunale è valido solo entro i confini di un determinato comune, ma chi non lo rispetta (anche se risiede in un altro comune) viene punito come se avesse violato le norme del Codice della Strada, che è una legge dello Stato.
Il principio di autonomia vale anche per la scuola. Tutto ciò che concerne i principi di decentramento e autonomia è contenuto nel Titolo V della Costituzione così come modificato dalla legge costituzionale n. 3 del 2001.

Ogni tanto fa bene anche qualcosa di diverso!


lunedì 6 aprile 2020

ITALIANO 1^ - Antologia. Tipologie di testi: il testo informativo e il testo espositivo




Il testo informativo

Il testo informativo ha lo scopo di arricchire le conoscenze del destinatario su un determinato problema, mettendo a sua disposizione dati e notizie di diversa natura.
 I principali tipi di testo informativo sono i manuali scolastici, le voci di enciclopedie, gli articoli scientifici e giornalistici, le guide turistiche. Il compito di chi compone un testo informativo consiste spesso nel tradurre certi dati contenuti talora in certi schemi o tabelle (per esempio, le cifre relative al commercio estero dell'Italia nell'ultimo decennio) in un testo non schematico (per esempio, un saggio sul mutamento dei consumi degli italiani).

La chiarezza, l'organicità, la coerente disposizione delle parti sono caratteristiche fondamentali del testo informativo. In un testo informativo possiamo trovare parti narrative, descrittive, e argomentative.

Frequentemente sono presenti note a margine o a piè di pagina, tabelle e grafici; si usano schemi e - quando è utile, si impiegano elenchi puntati e numerati. Nei testi di divulgazione si utilizzano anche paragoni e si fa ricorso, per spiegare concetti particolarmente complessi, anche metafore.






Antologia: il testo informativo e il testo espositivo.
In riferimento a quanto pubblicato nella cartella “Italiano 1^ C-Antologia. Tipologie di testi” della sezione “didattica” del registro elettronico e nel Blog di Classe:
Per giovedì 16/04
Studiare quanto contenuto nel file “testo informativo e testo espositivo” della cartella “Italiano 1^ C-Antologia. Tipologie di testi” della sezione “didattica” del registro elettronico e nel Blog di Classe

giovedì 2 aprile 2020

ITALIANO 1^ - Antologia. Tipologie di testi: il testo descrittivo



Il testo descrittivo


Gli scopi e la lingua dei testi descrittivi

I testi descrittivi hanno lo scopo di rappresentare un oggetto, un ambiente, una persona. Una prima caratteristica da mettere in rilievo è che è difficile trovare un testo interamente descrittivo: parti descrittive sono presenti in quasi tutti gli altri tipi di testo: una descrizione può avere la funzione di informare (si pensi alla descrizione di una piazza presente in una guida turistica), di persuadere (come in tante descrizioni pubblicitarie, concentrate soltanto sugli aspetti positivi del prodotto), di evocare ricordi o emozioni (come nelle descrizioni poetico-letterarie).

A differenza dei testi narrativi, i testi descrittivi si fondano essenzialmente sulla dimensione spaziale. Ciò determina l'uso ricorrente di preposizioni, avverbi e locuzioni avverbiali di luogo utili per collocare adeguatamente gli oggetti nello spazio. Di norma il testo descrittivo presenta una sintassi semplice, articolata in frasi brevi.

I tempi verbali usati sono il presente e l'imperfetto. Entrambi esprimono azioni durative e non puntuali e si prestano dunque a rappresentare scene statiche. Il lessico di un testo descrittivo deve essere ricco e vario ma allo stesso tempo preciso, affinché le parole si trasformino nella mente del lettore in immagini il più possibile vicine alla realtà dell'oggetto descritto.

Come una narrazione può avvenire in ordine diverso da quello naturale in cui si sono svolti gli eventi cui essa si riferisce, così una descrizione può presentare elementi in ordine variabile: per esempio, la descrizione di un panorama si può procedere dall'elemento più vicino a quello più lontano, o viceversa; o si può optare per una prospettiva mobile, circolare: da vicino a destra, a lontano, a vicino a sinistra.

Un'altra caratteristica delle descrizioni è l'uso di similitudini, con cui talora si cerca di descrivere qualcosa di poco familiare al destinatario attraverso paragoni con oggetti e situazioni a lui più familiari.

Ricordiamo infine che il livello di soggettività di una descrizione è assai variabile. Normalmente le descrizioni presenti in opere letterarie presuppongono un forte livello di coinvolgimento emotivo dell'autore e tendono a presentarci un oggetto, non così com'è, ma come l'autore lo "sente" o lo ricorda. E’ impossibile realizzare una descrizione assolutamente oggettiva.





Antologia: il testo descrittivo.
In riferimento a quanto pubblicato nella cartella “Italiano 1^ C-Antologia. Tipologie di testi” della sezione “didattica” del registro elettronico e nel Blog di Classe:
per martedì 07/04
Studiare pagg. 56, 58, 60, 64 e 70 e quanto contenuto nel file “testo descrittivo” della cartella “Italiano 1^ C-Antologia. Tipologie di testi” della sezione “didattica” del registro elettronico e nel Blog di Classe

ITALIANO 1^ - Antologia. La Poesia.Le figure retoriche, 2: alcune precisazioni e degli esempi di similitudine


Quante ’l villan ch’al poggio si riposa,
nel tempo che colui che ’l mondo schiara
la faccia sua a noi tien meno ascosa
,

come la mosca cede a la zanzara,
vede lucciole giù per la vallea,
forse colà dov’e’ vendemmia e ara
:

di tante fiamme tutta risplendea
l’ottava bolgia, sì com’io m’accorsi
tosto che fui là ’ve ’l fondo parea.

E qual colui che si vengiò con li orsi
vide ’l carro d’Elia al dipartire,
quando i cavalli al cielo erti levorsi,

che nol potea sì con li occhi seguire,
ch’el vedesse altro che la fiamma sola,
sì come nuvoletta, in sù salire
:

tal si move ciascuna per la gola
del fosso, ché nessuna mostra ’l furto,
e ogne fiamma un peccatore invola.

Dal canto XXVI della Cantica Prima della COMMEDIA di Dante Alighieri



ITALIANO 1^ - Grammatica/Morfologia. il Pronome: i pronomi relativi - Usi errati


mercoledì 1 aprile 2020

ITALIANO 1^ - Antologia. La Poesia.Le figure retoriche, 3: alcune precisazioni e e un esempio di iperbato




Così discesi del cerchio primaio
giù nel secondo, che men loco cinghia
e tanto più dolor
, che punge a guaio.


Dante Alighieri, COMMEDIA, Cantica Prima, Canto V



ITALIANO 1^ - Antologia. La Poesia. Le figure retoriche, 2: Metafora, Similitudine, e Personificazione




ALCUNE FIGURE RETORICHE


Si chiamano figure retoriche i diversi aspetti che il pensiero assume nel discorso per trovare efficace e viva espressione.
La funzione delle figure diventa essenziale all'interno di un discorso, non tanto per abbellirlo, quanto piuttosto per comunicare ad esso una particolare carica emotiva che consiste nel sorprendere il lettore e non lasciarlo indifferente

Metafora
Figura retorica consistente nella sostituzione di un termine con un altro connesso al primo da un rapporto di parziale sovrapposizione semantica. 
Achille è un leone”,
dove leone sostituisce guerriero audace 

Similitudine
Figura retorica che consiste nell'instaurare un paragone, un rapporto di somiglianza fra due cose o concetti
Come d'autunno si levan le foglie
l'una appresso de l'altra, fin che 'l ramo
vede a la terra tutte le sue spoglie,
similemente il mal seme d'Adamo

gittansi di quel lito ad una ad una,
per cenni come augel per suo richiamo

(Dante Alighieri, Commedia, Inferno, Canto III)

Personificazione
La personificazione consiste nell'attribuzione di fattezze, comportamenti, pensieri, tratti (anche psicologici e comportamentali) umani a qualcosa che umano non è.
Oggetto di personificazione può ben essere un oggetto inanimato, un animale, ma anche un concetto astratto, come la pace, la giustizia, la vendetta etc.
ad esempio: Zacinto (o materna mia terra). (U. Foscolo)



Antologia: la Poesia

In riferimento a quanto pubblicato nella cartella “ITALIANO 1^ - Antologia. La Poesia” della sezione “didattica” del registro elettronico e nel Blog di classe:
per mercoledì 15/04
studiare:
materiali pubblicati
pagg. 402, 403, 404, 405

leggere testo di pag. 406 e fare gli esercizi di pag. 407