mercoledì 24 febbraio 2021

ITALIANO 2^ - Letteratura, il XVII secolo: l'Accademia dell'Arcadia

 

ACCADEMIA DELL’ARCADIA

 

L'Accademia dell'Arcadia è un'accademia letteraria fondata a Roma nel 1690 da Gian Vincenzo Gravina e da Giovanni Mario Crescimbeni  L'Accademia è considerata non solamente come una semplice scuola di pensiero, ma come un vero e proprio movimento letterario che si sviluppa e si diffonde in tutta Italia in risposta a quello che era considerato il cattivo gusto del Barocco.

Essa si richiama nella terminologia e nella simbologia alla tradizione dei pastori-poeti della mitica regione dell'Arcadia, e il nome fu trovato da Taia durante una adunata ai Prati di Castello, a quei tempi un paesaggio pastorale. Oltre al nome dell'Accademia, emblematico da questo punto di vista, anche la sede fu chiamata seguendo questa tendenza "Bosco Parrasio", una villa sulla salita di via Garibaldi sulle pendici del Gianicolo. Pastori furono detti i membri, Gesù bambino (adorato per primo dai pastori) fu scelto come protettore; come insegna, venne scelta la siringa del dio Pan, cinta di rami di alloro e di pino e ogni partecipante doveva assumere, come pseudonimo, un nome di ispirazione pastorale greca.

 


«
 I fondatori, grandi uomini, della benemerita e celebre Accademia d'Arcadia ebbero per principal scopo nel prendere i nomi egli usi de' greci pastori e persino il loro calendario, di romper guerra alle gonfiezze del secolo, e ritornare la poesia italiana per mezzo della pastorale alle pure e belle sue forme. Fingendosi pastori, immaginandosi di vivere nelle campagne, bandito ogni fasto, tolto fra loro ogni titolo di preminenza, studiando ne' classici greci, latini, e italiani, vennero naturalmente da sé stesse a cadere quelle ampollose metafore, que' stravolti concetti, e quello smodato lusso di erudizione, che formava la delizia non de' poeti soltanto, ma eziandio de' più applauditi oratori sagri, e su cui stoltamente si riponeva la sede del sublime e del bello.»

Gaetano Moroni, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni, Venezia, 1852, Vol. LIV, pag. 7

STORIA 2^ - Lo Stato moderno













 

STORIA 2^ - La guerra dei Trent'anni; Luigi XIV di Francia



 

mercoledì 10 febbraio 2021

GEOGRAFIA 2^ - Le città

 GLI AGGLOMERATI UMANI

 

Gli agglomerati Umani, che fanno parte del paesaggio geografico umanizzato, sono determinati, quando vengono costituiti, da alcuni fattori, quali, ad esempio: clima, elementi naturali presenti nell’ambiente, tipo di terreno, materiali disponibili, etc.

 

Si dividono in:

 

-          case sparse o piccoli villaggi: centri abitati con non più di 2000 abitanti

-          centri rurali: centri abitati con numero di abitanti tra 2000 e 10.000/12.000

-          cittadine: centri abitati con numero di abitanti tra 10.000 e 20.000

-          piccole e medie città: centri abitati con numero di abitanti tra 20.000 e 100.000

-          città medio grandi: centri abitati con numero di abitanti tra 100.000 e 200.000

-          grandi città: centri abitati con numero di abitanti superiore a 200.000

 

 

Le Città

 

Elementi caratteristici della città:

quartieri residenziali  

uffici                                                 

centri commerciali     

banche

ritmo di vita più intenso

fabbriche

 

Elementi caratteristici della campagna:

boschi 

ritmo di vita più tranquillo

abitazioni meno fitte

campi coltivati

 

Gli elementi che influenzano la scelta del luogo su cui costruire la città sono: presenza di acqua, clima, natura favorevole.

La vivibilità della città è determinata anche dalla presenza di  molti servizi (sociali, culturali, amministrativi, economici,…).

Il parziale spopolamento dei centri storici è dovuto anche all’inquinamento.

La concentrazioni di molte grandi imprese è legato alla presenza di servizi e strumenti/mezzi di comunicazione per le aziende.

Il pendolarismo è determinato anche dalla residenza dei dipendenti delle aziende della città in zone esterne ad essa.

           

Caratteristiche di alcune città italiane:

 

a) Roma, capoluogo del Lazio (i cui limiti geografico-politici da Est a Sud, a Ovest e a Nord sono: Umbria,Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Mar Tirreno, Toscana ): città collinare che si sviluppa lungo un fiume        

b) Venezia, capoluogo del Veneto: città lagunare esposta alle maree

c) L’Aquila, capoluogo dell’Abruzzo ( i cui limiti geografico-politici  da Est a Sud, a Ovest e a Nord sono: Mar Adriatico, Molise, Lazio, Marche): città di montagna e città d’arte

d) Ancona, capoluogo delle Marche (i cui limiti geografico-politici  da Est a Sud, a Ovest e a Nord sono: Mar Adriatico, Abruzzo, Lazio, Umbria, Toscana, Emilia Romagna, Repubblica di San Marino): città costiera capoluogo di regione

e) S. Marino: città montana a economia turistica

f) Firenze, capoluogo della Toscana (i cui limiti geografico-politici  da Est a Sud, a Ovest e a Nord sono: Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Mar Tirreno,Liguria)

g) Perugia, capoluogo dell’Umbria (i cui limiti geografico-politici  da Est a Sud, a Ovest e a Nord sono: Marche, Lazio, Toscana)

 

 

La città e le sue funzioni

 

-          Città – mercato agricolo: scambio di prodotti agricoli

-          Città industriale: presenza di grandi industrie

-          Capoluogo di Stato, di Regione: centro amministrativo e politico

-          Centro turistico: importante patrimonio culturale, artistico o naturale

Città con vocazione commerciale: presenza di fiere e convegni