La struttura narrativa del mito, di
solito, è abbastanza semplice: si ha una situazione di conflitto tra il
protagonista (un dio, un uomo o, più spesso, un eroe) e delle forze
antagoniste. Le vicende, generalmente, sono narrate senza essere collocate in
uno spazio e in un tempo determinati.
Una
delle situazioni ricorrenti nel mito
è la peregrinazione: il protagonista è spesso costretto ad allontanarsi dalla
patria e ad affrontare delle imprese. Un’altra situazione ricorrente è
l’uccisione casuale di un personaggio da parte del protagonista.
Il
protagonista del mito, frequentemente, è un eroe, cioè un personaggio “a metà” tra l’uomo e il dio (= semidio).
La differenza tra un eroe e un dio è che quest’ultimo è immortale, mentre il
primo no, anche se in alcuni casi si parla di eroi che, invece di morire,
vengono portati sull’isola dei Beati o sull’Olimpo. Gli eroi, di solito,
possono essere eroi civilizzatori,
ossia fondatori di istituzioni civili ed economiche, oppure eroi antenati, cioè fondatori di popoli
o di dinastie, o, ancora, eroi eponimi,
ossia personaggi da cui prendono il nome dei luoghi geografici. Gli eroi, nel
mito, presentano spesso dei tratti comuni: sono figli di una divinità e di un
essere mortale e sono costretti a sopravvivere in situazioni pericolose
compiendo gesta prodigiose. Essi, inoltre, presentano di solito caratteristiche
fisiche straordinarie e sono dei grandi combattenti.