Cominciano anche a nascere le
cosiddette scuole poetiche (non si
tratta di istituzioni scolastiche ma di gruppi di poeti accumunati da simili
forme di espressioni, di temi, di linguaggio, che diventeranno modello per la poesia sucessiva e, pertanto,
saranno considerati scuola): ricordiamo
in particolare la Scuola Siciliana (che si raduna alla corte di Palermo
del grande imperatore Federico II di Svevia, poeta anch’esso), la Scuola Toscana , la Scuola Umbra. Di
quest’ultima dobbiamo ricordare qui, almeno, quello che è considerato il primo
vero capolavoro della poesia italiana: la Laus Creaturarum o
Cantico
delle Creature di Francesco d’Assisi.