mercoledì 11 marzo 2020

CITTADINANZA E COSTITUZIONE 9


Stato Sociale

L’istruzione scolastica, insieme ad altre attività e servizi, fa parte del cosiddetto stato sociale.
Ne fanno precisamente parte:

·        Istruzione scolastica
·        Assistenza sanitaria
·        Tutela della maternità e paternità
·        I sussidi di disoccupazione
·        Le pensioni di vecchiaia
·        Ecc.
Tutto questo, in una concezione di “ stato sociale”, dev’essere a carico della collettività e va quindi riconosciuto dalle leggi, assieme a delle norme a tutela dei lavoratori e a facilitazioni per i poveri e per i disabili (tutto questo è sancito nel Titolo II – Rapporti Etico Sociali, della Costituzione della Repubblica Italiana – pag. 24).


Vantaggi dello Stato Sociale (attuale)

·        Attutire le conseguenze delle crisi
·        Avere effetti positivi sulla crescita
·        Rendere accessibili a tutti beni e servizi fondamentali
·        Limitare l’emergere della povertà

Critiche allo Stato Sociale (attuale)

·        Alti costi
·        Molta burocrazia
·        Non incentivare lavoro e sviluppo (qualcuno infatti, secondo le idee neoliberiste, afferma che se i disoccupati percepiscono un sussidio a carico dello Stato, si rischia di favorire la trappola della disoccupazione, cioè di scoraggiare la ricerca di un nuovo lavoro, oppure di disincentivare la ricerca di un’occupazione più remunerativa, trappola della povertà).
L’attuale modello di stato sociale (che pure comincia a mostrare alcune inefficienze) prevede che esso vada aggiornato ma non cancellato, secondo il principio di sussidiarietà in cui istituzioni pubbliche e interventi privati si integrino. Lo scopo finale è che i  servizi sociali a carico dello Stato integrino, e non sostituiscano, le risorse e le risposte che emergono dalla società (esempio: famiglie); risorse e risposte da incoraggiare anche con interventi economici, talora indiretti, che saranno pur sempre meno pesanti, per lo Stato, rispetto ad interventi diretti.
SUSSIDIARIETA’= Principio sulla base del quale la responsabilità del benessere dei cittadini è demandata ai gruppi sociali (famiglia, comunità locali, ecc.), mentre lo Stato ha un ruolo integrativo e soprattutto ha il compito di creare le condizioni per accrescere le responsabilità individuale e collettiva: è la cosiddetta Sussidiarietà Orrizzontale. Esiste anche una Sussidiarietà Verticale, in cui le responsabilità pubbliche sono decentrate presso le autorità amministrative più vicine ai cittadini.
Nel nuovo modello di stato sociale, come si vede, i servizi erogati devono essere conformi ai principi di adeguatezza e differenziazione: adeguatezza alle richieste e alle risorse fornite dal territorio, differenziazione della fornitura in relazione alla tipologia del servizio e a quella dei fornitori.
Tra le più importanti costituenti della sussidiarietà nello stato sociale è senza dubbio da iscrivere il volontariato, molto presente in Italia e che si occupa di alcuni ambiti privilegiati:

·        Assistenza ai malati e ai disabili
·        Cura dei minori, specie se disagiati e/o emarginati
·        Aiuto e tutela di persone in difficoltà (solitudine, povertà, sfruttamento, ecc..)
·        Tutela e protezione dell’ambiente e della natura.
L’impostazione delle attività di cui si è detto precedentemente dipende dalle o dalla dottrina socio – economico- politica cui fa riferimento il modello di Stato in cui dette attività si realizzano.