Stato Sociale
L’istruzione scolastica, insieme
ad altre attività e servizi, fa parte del cosiddetto stato sociale.
Ne fanno precisamente parte:
·
Istruzione scolastica
·
Assistenza sanitaria
·
Tutela della maternità e paternità
·
I sussidi di disoccupazione
·
Le pensioni di vecchiaia
·
Ecc.
Tutto questo, in una concezione
di “ stato sociale”, dev’essere a carico della collettività e va quindi
riconosciuto dalle leggi, assieme a delle norme a tutela dei lavoratori e a
facilitazioni per i poveri e per i disabili (tutto questo è sancito nel Titolo II – Rapporti Etico Sociali, della
Costituzione della Repubblica Italiana – pag. 24).
Vantaggi dello Stato Sociale (attuale)
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Attutire le conseguenze delle crisi
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Avere effetti positivi sulla crescita
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Rendere accessibili a tutti beni e servizi
fondamentali
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Limitare l’emergere della povertà
Critiche allo Stato Sociale (attuale)
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Alti costi
·
Molta burocrazia
·
Non incentivare lavoro e sviluppo (qualcuno
infatti, secondo le idee neoliberiste, afferma che se i disoccupati
percepiscono un sussidio a carico dello Stato, si rischia di favorire la trappola della disoccupazione, cioè di scoraggiare la ricerca di un nuovo
lavoro, oppure di disincentivare la ricerca di un’occupazione più remunerativa,
trappola della povertà).
L’attuale modello di stato
sociale (che pure comincia a mostrare alcune inefficienze) prevede che esso
vada aggiornato ma non cancellato, secondo il principio di sussidiarietà in cui istituzioni pubbliche e interventi privati si
integrino. Lo scopo finale è che i
servizi sociali a carico dello Stato integrino, e non sostituiscano, le
risorse e le risposte che emergono dalla società (esempio: famiglie); risorse e
risposte da incoraggiare anche con interventi economici, talora indiretti, che
saranno pur sempre meno pesanti, per lo Stato, rispetto ad interventi diretti.
SUSSIDIARIETA’= Principio sulla
base del quale la responsabilità del benessere dei cittadini è demandata ai
gruppi sociali (famiglia, comunità locali, ecc.), mentre lo Stato ha un ruolo
integrativo e soprattutto ha il compito di creare le condizioni per accrescere
le responsabilità individuale e collettiva: è la cosiddetta Sussidiarietà
Orrizzontale. Esiste anche una Sussidiarietà Verticale, in cui le
responsabilità pubbliche sono decentrate presso le autorità amministrative più
vicine ai cittadini.
Nel nuovo modello di stato
sociale, come si vede, i servizi erogati devono essere conformi ai principi di adeguatezza e differenziazione: adeguatezza alle richieste e alle risorse fornite
dal territorio, differenziazione della fornitura in relazione alla tipologia
del servizio e a quella dei fornitori.
Tra le più importanti costituenti
della sussidiarietà nello stato sociale è senza dubbio da iscrivere il volontariato, molto presente in Italia
e che si occupa di alcuni ambiti privilegiati:
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Assistenza ai malati e ai disabili
·
Cura dei minori, specie se disagiati e/o
emarginati
·
Aiuto e tutela di persone in difficoltà
(solitudine, povertà, sfruttamento, ecc..)
·
Tutela e protezione dell’ambiente e della
natura.
L’impostazione delle attività di
cui si è detto precedentemente dipende dalle o dalla dottrina socio – economico-
politica cui fa riferimento il modello di Stato in cui dette attività si
realizzano.