venerdì 6 marzo 2020

ITALIANO 1^ N- Epica. L'epica Classica: una sintesi


L’EPICA CLASSICA

L’epica Greca

L’autore più importante dell’epica classica greca è Omero, del quale non si conosce il luogo di nascita, anche se a contenderselo sono numerose città, tra cui, Chio, Smirne e Mitilene. Molto probabilmente sotto il suo nome stanno autori diversi che, quasi certamente in epoche diverse, composero l’Iliade (che narra dell’ultimo anno della guerra di Troia) e l’Odissea (che racconta il ritorno a casa di Odisseo o Ulisse, chiamato anche Laerziade, dal nome del padre Laerte, e marito di Penelope e padre di Telemaco).

Tra gli episodi più famosi dell’Iliade sono da annoverare quello dell’incontro di Ettore e Andromaca alle porte Scee di Troia, nel quale il figlioletto Astianatte, portato in braccio dalla nutrice, si spaventa alla vista del cimiero dell’elmo del padre; il duello tra Ettore e Patroclo, in cui quest’ultimo indossa le armi dell’amico Achille; quello del duello tra Ettore e Achille con la morte del primo e la successiva richiesta del padre di lui, Priamo, di rendere il corpo del figlio perché gli siano resi gli onori funebri, richiesta cui alla fine Achille acconsente.

Episodi famosi dell’Odissea, oltre a quello dell’incontro con il Ciclope Polifemo, sono quello relativo al dono di Eolo, re dei venti, che regala ad Ulisse di un otre che imprigiona tutti i venti, tranne quello che può servire al Laerziade per tornare in patria; quello delle mucche dalle corna lunate sacre al Sole, che inducono in tentazione i compagni affamati di Ulisse; il soggiorno di Odeisseo presso la maga Circe, che trasforma i compagni in maiali; quello presso la ninfa Calipso che terrà a lungo l’eroe con sé; la strage dei Proci, i pretendenti di Penelope guidati da Antinoo.

L’epica latina

L’autore più importante dell’epica classica latina è Publio Virgilio Marone, autore delle Bucoliche, delle Georgiche e dell’Eneide, nato nel 70 a.C. ad Andes, l’odierna Piétole, presso Mantova, e che a Roma fece parte del cosiddetto “circolo di Mecenate”, un gruppo di artisti protetti e sostenuti dal ricco banchiere di Augusto.

Protagonista del poema virgiliano, Eneide, è Enea, principe troiano, nipote di Priamo e figlio di Anchise e Venere, il quale, arrivato a Cartagine in seguito ad una tempesta dopo che lui e i suoi compagni erano scampati a una pestilenza a Creta e avevano incontrato la vedova di Ettore, Andromaca, ridotta schiava, narra a Didone, la regina di Cartagine, le vicende che l’hanno portato sino a lì. Il viaggio continuerà fino a far giungere i profughi sulle coste del Lazio dove, dopo una guerra con alcuni popoli locali, tra cui i Rutuli guidati da Turno, arriveranno a fondersi con i Latini, dando così origine alla stirpe da cui nascerà Roma.